Il 4 marzo 2011 sono stati riportati alla luce beni archeologici di grande valore, nel Comune di Tortora, dagli uomini delle Fiamme Gialle di Scalea, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Fra i reperti ritrovati spiccano interessanti materiali a figura rossa: frammenti dell’orlo di un’anfora e di uno Skyphos (recipiente per vino), resti di un’anfora di tipo attico e un puntale d’anfora da trasporto. Ciò che scuote grande interesse è una tomba lucana a cassa di laterizi della fine IV secolo a.C., contenente un vaso chiuso a vernice nera intatto e uno scheletro di età adulta. La scoperta è stata resa possibile grazie alla segnalazione di una persona, durante l’esecuzione di alcuni lavori avviati per la sistemazione di Piazza Madonna delle Grazie, dove una delle piante d’ulivo precedentemente piantate sul terreno non si era sviluppata rigogliosamente come le altre. Dunque, nel corso dei lavori di sostituzione, sono stati notati dagli operai vari frammenti di materiale antico.
L’intera zona del sito archeologico, sui 200 mq, è stata messa sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Scalea e affidata ai responsabili della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria.